mercoledì 21 gennaio 2009

...Grigezza..

Apro gli occhi...
ma sembra di non averli aperti...
nell'oscurità di una mattinata di nebbia..
dove tutto sembra spento
avvolto da una patina grigia che nasconde i colori..



Rivoli di pioggia..

sembrano segni di svariati graffi..




inferti per aggrapparsi..a quella superficie
e intrappolata nella rete della zanzariera
mentre lenta scivolava...

E ora sono fuori...

dove tutto è celato e avvolto dal manto della nebbia...
dove la visuale è limitata a una distaza breve...
solo andando avanti si scopre che c'è ancora dell'altro

Come in una foto in bianco e nero
dove la dimensionalatità è ridotta allo spessore di un foglio
e i colori ridotti a variazioni di bianco e nero...

12 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

la nebbia è parecchio familiare nel posto in cui vivo e infatti la odiooooo
:)

Veggie ha detto...

Mi sembra la descrizione di quello che vedo ogni mattina quando vado all'Università... Quando tutto è grigio e triste e anche il cielo sembra voler piangere...

follementepazza ha detto...

anche io non amo particolarmente la nebbia...oggi qui c'è nebbia...e infatti appena svegliata mi ha messo di mal umore...che grigezza!!..uahahah..:(:

NERO_CATRAME ha detto...

Io invece la nebbia l'adoro,lo sfumare dei contorni,l'apparire improvviso,e la fantasia che vaga in mezzo ad essa.

xtravaned ha detto...

Affascinante la nebbia..ciao pazzoide:))

Il negligente. ha detto...

Grazie, c'è la metterò tutta!

Jessica ha detto...

hai descritto in maniera eccellente il mio stato d'animo...
Mi piace molto!!

(Mai più)Enigma ha detto...

ciaoooooo^^
la nebbia...che tristezza! preferisco la pioggia, la neve, la grandine, le nuvole.. ma la nebbia nooo!

va bè... ti mando un abbraccio^^
e ti auguro una buonissima serata!

Silvia ha detto...

Rivoli di pioggia.. sembrano segni di svariati graffi..

... come i graffi nella mia anima e nel mio cuore...

incognita7 ha detto...

c'è un premio per te..
ciao

follementepazza ha detto...

grazie a tutti per essere passati di qui...
;-)

Anonimo ha detto...

Mi piace il tuo poetare, molto simbolista.

La monodimensionalità sembra il riflesso di una situazione interiore di autismo, in cui la propria coscienza è limitata a quello che è immediatamente vicino a sè, per propria volontà o per forza maggiore.