venerdì 29 aprile 2011

Acid Rain

Ora che solo il buio le faceva compagnia
era libera di togliersi quella maschera espressiva
fatta di enormi sorrisi e ottimismo espanso
che le comprimeva il viso in smorfie
con cui sosteneva gli sguardi degli osservatori di apparenze...
ma in cui non scorgeva più se stessa...

E lontano dagli occhi degli altri
i suoi occhi si inumidirono

si fece strada una lacrima...

un urlo inaspettato
seguì le lacrime
l'odore acre di bruciato
e un bruciore lancinante...

alla cieca apre il rubinetto dell'acqua
e si sciacqua la faccia...
il dolore rimane ancora forte
ma riesce ad aprire di uno spiraglio gli occhi
e in maniera sfocata
inizia ad osservarsi allo specchio...
ma ancora non riesce a focalizzare
l'immagine di se stessa...
il dolore pungente attenuato ma ancora forte

si asciuga il viso
e il dolore aumenta con la pressione
la stoffa tendeva ad aderire ai lembi di pelle percorsi dalle lacrime
non riuscì a trattenere un altro urlo

Ora focalizzava un minimo le immagini
malgrado il dolore riesce a vedere il suo volto sfigurato
solchi di bruciature che scoprivano zone di sangue coagulato
lungo le zone che avevano le lacrime avevano tracciato...

Continuò a guardarsi incredula e dolorante...
non piangeva da molto
e scoprì che non avrebbe potuto più farlo..

ma segni delle cicatrici la resero eternamente piangente...

11 commenti:

Paola ha detto...

Cappero!!!
Mi hai fatto deglutire la saliva... ho immaginato quel volto!!!
Un volto che preferisce esser bruciato piuttosto che coperto da una maschera... si potrebbe pensare ad una liberazione dell'anima!!!
Ciao cara Follep da quanto tempo non ti incrociavo e felice della tua visita nonostante le difficoltà per raggiungermi... :-)))
Tutto bene???
Spero proprio di si!!!
Cmq sia ti lascio il mio abbraccio per augurarti una felice domenica... bacioni!!!

follementepazza ha detto...

grazie.....:) :-P
felice domenica anche a te...:)

Squilibrato ha detto...

Dalle ghiandole lacrimali è secreto acido. Ogni lacrima è un nuovo solco sul volto, di nuovo pelle bruciata, altre cicatrici verticali e sfiguranti, il dolore che provoca la disgregazione dell'intima struttura della materia.

follementepazza ha detto...

@ Squilibrato: mutazioni avvengono continuamente in noi e intorno a noi...se si rifiuta l'adattamento e si continua a pretendere che tutto rimanga immutato...il rischio minore è la delusione, quello peggiore è la distruzione...queste sn mie supposizioni...forse più farneticazioni...e soprattutto tendenti ad andare fuori "tema"

in realtà il dolore dovrebbe servire ad evitare a ripetere atteggiamenti dannosi alla vita...
ma nn è sempre così..

direi che mi sn dilungata in cassate...che poi è un dolce che neanche mi piace :P

Eloìse ha detto...

ehi=)
Passo anch'io per un saluto e un abbraccio!!

follementepazza ha detto...

@ Eloise: :D......mi piace qst scambio di saluti ;)

Anonimo ha detto...

una convincente storia di mutazione.... mi piace!

follementepazza ha detto...

@ Bad Hands: mi fa' piacere che ti piaccia...cm mi fa' piacere il tuo passaggio qui :)

Roberta ha detto...

Tra le pieghe della vita le tua parole scorrono come lame di verità!
Intensamente belle ma vere...purtroppo!

Alias ha detto...

Wow! Una descrizione del disagio e della rabbia curata nel dettaglio. Brava...un abbraccio

Squilibrato ha detto...

Uhm... ci sarebbe bisogno di un aggiornamento. :)